Ricerca Guerre del XIII secolo
Benaglio Filippo nato nel 1248?, residente a Calolziocorte | Soldato | Guerre del XIII secolo | ![]() | |||
capostipite della famiglia, originaria della provincia di Angiò, in Francia, e giunta in Lombardia nel X^ secolo - signore di Calolziocorte e Vercurago, si unì ai Comaschi nelle guerre contro i ghibellini milanesi - nel 1282 fu protagonista delle prese di Lecco e Civate, soggette alla giurisdizione di Milano e che passarono, seppur per breve tempo, sotto il dominio di Como Riferimenti: ˙ Donato Calvi: Campidoglio dei Guerrieri et altri illustri personaggi di Bergamo; Vigone Ed. 1668 ˙ Donato Calvi: Effemeride, Vol. II; Vigone Ed. 1676 | ||||||
Ceroni Antonio nato nel 1250? ad Innsbruck (Austria), residente ad Oltre il Colle | Cavaliere | Guerre del XIII secolo | ![]() | |||
proveniente da Innsbruck nel Tirolo, con il fratello Carnerio fondò Serinalta, divenendo poi signore della Val Brembana - il 25 luglio 1295 Ambrogio Torriani, signore di Milano, con un esercito di 12.000 uomini cercò di occupare la valle ma Antonio, avvertito del pericolo, si rivolse ad alcuni suoi congiunti tra cui la famiglia dei Brusati, nobili di Brescia, che gli inviò in soccorso 400 uomini - giunto verso sera l'esercito del Torriani (guidato da Pietro Tiraboschi da Serina) a Lepreno, sotto Serinalta, si accampò per la notte; Antonio, con abile stratagemma, fece accendere nei boschi tanti lumini e battere degli otri come fossero tamburi, poi attaccò i milanesi che credettero di aver di fronte molti più avversari - la confusione aumentò quando un soldato dei Torriani volle distruggere la statua di San Giacomo nella vicina contrada di Roverè: dalla statua, colpita dalla spada, uscì del sangue e i milanesi, terrorizzati, cominciarono a colpirsi a vicenda e poi fuggirono disordinatamente finendo tra dirupi e precipizi dove trovarono la morte - dopo la vittoria si narra che Antonio, memore di aver visto una lepre bianca che correva appresso al nemico in fuga, cambiò il nome della contrada Roverè in quello di Levrè (da cui Lepreno) Riferimenti: ˙ Donato Calvi: Campidoglio dei Guerrieri et altri illustri personaggi di Bergamo; Vigone Ed. 1668 ˙ Donato Calvi: Effemeride, Vol. II; Vigone Ed. 1676 ˙ P. Enrico Gino Ceroni: Oltre il Colle, una perla tra le Alpi Orobie; Parrocchia San Bartolomeo 1979 | ||||||
Corsini Pietro nato nel 1230?, residente a (Bergamo) | Colonnello | Guerre del XIII secolo | ![]() | |||
soprannominato "il Bello" per le sue fini sembianze, fu soldato di ventura di Carlo d'Angiò, fratello del re Luigi di Francia ed inviato nel regno di Napoli per combattere contro Manfredi di Svevia - fu tra i primi a penetrare nelle fortezze di Ceprano e di Arci - protagonista nella battaglia conclusiva di Benevento del 26 febbraio 1266 dove lo stesso Manfredi cadde in combattimento - nominato da Carlo governatore di Otranto e poi della Basilicata e Capitanata - rientrato nel nord Italia nel 1267, fu promosso colonnello da Ottone Visconti - morì infermo a Milano e venne sepolto nel Duomo vecchio, presso la Cappella della Madonna di San Michele Riferimenti: ˙ Donato Calvi: Campidoglio dei Guerrieri et altri illustri personaggi di Bergamo; Vigone Ed. 1668 ˙ Giovanni Maironi da Ponte: Dizionario odeporico o sia storico-politico-naturale della provincia bergamasca, Vol. I; Stamperia Mazzoleni, Bergamo 1819 | ||||||
da Covo Antelmo nato nel 1215? a Covo, ivi residente | Cavaliere | Guerre del XIII secolo | ![]() | |||
sin da ragazzo cominciò ad usare le armi, passando poi a Camisano dove faceva lo stalliere nella Villa dei Masanò, considerata una vera e propria scuola del duello - rientrato a Covo divenne un guerriero vero e proprio, da tutti chiamato "Spaccavento" per le guasconate cui ricorreva di continuo - era al servizio del guelfo Giovanni Turcazzano quando, il 16 settembre 1259, avvenne la famosa battaglia di Cassano che vide lo scontro tra la lega guelfa di Azzo VII d'Este cui si erano uniti Oberto II Pallavicino, signore di Cremona e Buoso da Dovara, podestà di Soncino e padrone assoluto di Covo, contro il ghibellino Ezzelino III da Romano Trevigiano - durante la battaglia Antelmo sfidò Ezzelino a singolar tenzone, lo colpì con una tremenda mazzata che disarcionò Ezzelino stendendolo sul greto del fiume Adda - Ezzelino, gravemente ferito, fu caricato su di un carro e trasportato a Covo - da qui, per ordine di Buoso, venne trasferito nella roccaforte di Soncino, dove morì nove giorni dopo Riferimenti: ˙ Guglielmo Colombi: da l'Eco di Bergamo del 30 settembre 1962 ˙ Fabio Conti: Gerundo, il grande lago scomparso; Meravigli Ed. 2018 | ||||||
Mozzi Giacomo di Lanfranco, nato nel 1263?, residente a (Bergamo) | Capitano Generale | Guerre del XIII secolo | ![]() | ![]() | ||
cavaliere al servizio dei Visconti di Milano, venne nominato capitano generale per meriti di guerra - nel 1285 combattè contro i Comaschi che, al comando di Torriano Mosca, avevano preso la rocca di Seprio e scacciato dalla città di Como il vescovo Giovanni, amico dei Visconti - nel 1295 fu aggredito nel suo giardino di casa da un aderente guelfo alla famiglia Colleoni, che lo ferì con un colpo di lancia; soccorso dagli amici della famiglia Suardi, riuscì a ristabilirsi - l'anno seguente iniziarono le lotte tra guelfi e ghibellini che insanguinarono per oltre un secolo la bergamasca - Giacomo morì il 23 giugno 1306 durante uno scontro con i guelfi, colpito alla tempia da una freccia Riferimenti: ˙ Donato Calvi: Campidoglio dei Guerrieri et altri illustri personaggi di Bergamo; Vigone Ed. 1668 ˙ Donato Calvi: Effemeride, Vol. II; Vigone Ed. 1676 ˙ Gian Paolo Agliardi: Enciclopedia delle Famiglie Lombarde -Società Storica Lombarda (pubblicazione on-line) | ||||||
Mozzi Jacopo nato nel 1250?, residente a Bergamo | Capitano | Guerre del XIII secolo | ![]() | ![]() | ||
nel 1284 era capitano del popolo della città di Milano, e si distinse nella lotta contro i comaschi - amico dei ghibellini Suardi, nel 1296 venne ferito da un colpo di lanciasulla Piazza del Mercato delle Scarpe in Bergamo da amici dei guelfi Colleoni - morì il 23 maggio 1306 colpito alla tempia da una freccia durante una missione di frontiera Riferimenti: | ||||||
Rivola Belliano (Beltramo) nato nel 1160, residente a (Bergamo) | Ufficiale Cavaliere | Guerre del XII secolo - Guerre del XIII secolo | ![]() | |||
Riferimento: Donato Calvi: Campidoglio dei Guerrieri et altri illustri personaggi di Bergamo; Vigone Ed. 1668 | ||||||
Rivola Enrico nato nel 1220?, residente a (Bergamo) | Condottiere | Guerre del XIII secolo | ![]() | |||
Riferimenti: ˙ Bortolo Belotti: Storia di Bergamo e dei Bergamaschi; Bolis Ed. 1959 ˙ Donato Calvi: Campidoglio dei Guerrieri et altri illustri personaggi di Bergamo; Vigone Ed. 1668 ˙ Donato Calvi: Effemeride, Vol. I; Vigone Ed. 1676 | ||||||
Suardi Alberico di Pievano, nato nel 1245? a Bergamo, residente a (Bergamo) | Soldato | Guerre del XIII secolo | ![]() | |||
capostipite della famiglia Suardi di ideologia ghibellina, nel 1296 combattè contro i Colleoni (guelfi) cacciandoli dalla città - nel 1301 fu in lotta anche contro le famiglie Bonghi e Rivola - sostenne altre battaglie nel territorio di Martinengo tra il 1302 ed il 1304 - morì a Bergamo il 7 gennaio del 1309 e venne sepolto nella Chiesa di Santo Stefano dove venne poi eretta una sua statua equestre Riferimenti: ˙ Bortolo Belotti: Storia di Bergamo e dei Bergamaschi; Bolis Ed. 1959 ˙ Donato Calvi: Campidoglio dei Guerrieri et altri illustri personaggi di Bergamo; Vigone Ed. 1668 ˙ Donato Calvi: Effemeride, Vol. I; Vigone Ed. 1676 ˙ Gian Paolo Agliardi: Enciclopedia delle Famiglie Lombarde -Società Storica Lombarda (pubblicazione on-line) ˙ Enciclopedia delle Famiglie Lombarde: in MediaWiki Riferimento iconografico: Donato Calvi: Effemeride, Vol. I; Vigone Ed. 1676 | ||||||
Tiraboschi Pietro nato nel 1255 a Serina, ivi residente | Cavaliere | Guerre del XIII secolo | ![]() | |||
cavaliere al servizio del milanese Ambrogio della Torre, fu a capo dei ghibellini nella singolare battaglia che si svolse a Lepreno (oggi frazione di Serina) intorno al 1295 contro i guelfi di Antonio Ceroni - secondo la tradizione la battaglia fu favorevole al Ceroni che, pur disponendo di forze nettamente inferiori (circa 1000 uomini contro 12000), attaccò di notte con l'astuzia, disorientando i nemici e provocando loro una disfatta totale Riferimento: P. Enrico Gino Ceroni: Oltre il Colle, una perla tra le Alpi Orobie; Parrocchia San Bartolomeo 1979 |
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