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Agliardi Bonifacio
di Alessandro e di Benaglio Ippolita, nato nel 1585, residente a Bergamo
CapitanoGuerre del XVII secolo

Vedasi in 'Storie di soldati': Bergamaschi nell' Armata delle Fiandre

cavaliere della Repubblica di Venezia, cresciuto come paggio alla corte di Vincenzo I Gonzaga, duca di Mantova, dove apprese i primi rudimenti delle arti militari - nel 1616 comandante di una compagnia di corazze - partecipò alla guerra di Gradisca contro gli Uscocchi, nonchè alla presa di Segna (Senj) - nella guerra delle Fiandre (cui prese parte per oltre 5 anni) fu con il marchese Ambrogio Spinola, generale delle Armi di Spagna del re Filippo II, distinguendosi in diverse battaglie - dal 28 agosto 1624 partecipò all'assedio della città fortificata di Breda. Il 16 aprile 1625, nel corso di un ennesimo attacco, il nostro Bonifacio venne colpito a morte da un “colpo di una bocca di fuoco” e fu sepolto sul campo con gli onori militari. Il 5 giugno gli olandesi si arresero: il sanguinoso assedio era durato più di nove mesi

Riferimenti:
  ˙ Donato Calvi: Campidoglio dei Guerrieri et altri illustri personaggi di Bergamo; Vigone Ed. 1668
  ˙ Gian Paolo Agliardi: Enciclopedia delle Famiglie Lombarde -Società Storica Lombarda (pubblicazione on-line)
  ˙ Enciclopedia delle Famiglie Lombarde: in MediaWiki
  ˙ Giovanni Maironi da Ponte: Dizionario odeporico o sia storico-politico-naturale della provincia bergamasca, Vol. I; Stamperia Mazzoleni, Bergamo 1819

Agosti Luca
di Giulio Cesare e di Boselli Cornelia, nato nel 1621?, residente a (Bergamo)
Soldato di venturaGuerre del XVII secolo
fratello di Giovanni Battista ed anch'egli soldato di ventura, nel 1648 raggiunse Candia a proprie spese per collaborare alla difesa della città - assegnato al controllo dei baluardi "Gesù" e "Martinengo", venne ferito alla mano destra da una freccia e fu costretto a ritirarsi, ricevendo comunque lettere di encomio dai generali Gilles d'Has e Antonio Lippomano - ritornato a Candia l'anno seguente, vi morì nel 1652 - La sua salma e quella del fratello Giovanni Battista vennero trasportate a Bergamo per volontà della famiglia e furono tumulate nella chiesa annessa al convento francescano di Santa Maria delle Grazie - ora il suo sepolcro si trova nell'atrio della Biblioteca Angelo Mai, in Città Alta

Riferimenti:
  ˙ BGpedia - raccolta di dati su bergamaschi di tutte le epoche: in www.bgpedia.it
  ˙ Donato Calvi: Campidoglio dei Guerrieri et altri illustri personaggi di Bergamo; Vigone Ed. 1668
  ˙ Enciclopedia delle Famiglie Lombarde: in MediaWiki
  ˙ Gabriele Medolago: "Dalla Terraferma veneta alle guerre del Mediterraneo - Bergamo ed i Bergamaschi nei conflitti fra Veneziani e Turchi"; in The Ottoman Empire and Venice, The Ottoman siege of Corfu in 1716, International Scientific Congress, Corfu, 21-23 October 2016; editing Nikos E. Karapidakis, Aliki D. Nikiforou, Municipality of Corfu, Regional Union of municipalities of Ionian Islands, Corfu, 2019
  ˙ Umberto Zanetti: Mille bergamaschi nella storia; Ferruccio Arnoldi Ed., 2011

Albani Giovanni Domenico
di Giovanni Francesco, nato nel 1620?, residente a (Bergamo)
CapitanoGuerre del XVII secolo
cavaliere dell'Ordine Gerosolimitano a soli sette anni, divenne paggio alla corte di Ferdinando II^ d'Asburgo - per due anni passò nell'armata del conte Ottavio Piccolomini, duca d'Amalfi e generale maresciallo di campo dell'impero asburgico, dapprima come "camerata" e poi come "cornetta" della guardia del corpo - in seguito promosso capitano di compagnia nella Guardia dell'arciduca Leopoldo - nel 1638 si distinse nelle guerre della Pannonia e Boemia, con la riconquista di Chimisgras, Lalmeris e Brondois - nel 1640 incaricato da Ferdinando III^ di riformare la cavalleria germanica - nel 1642 nominato comandante militare della piazza della Canea in Grecia - nella guerra di Candia del 1645 sostenne per alcuni mesi l'assedio dei turchi alla città, riportando diverse ferite - nominato Cavaliere della Repubblica col grado di sergente maggiore delle ordinanze di terraferma - inviato in Dalmazia nel 1647 come soprintendente alle armi - ivi morì il 15 aprile 1648 durante un combattimento contro i turchi, all'età di soli 28 anni

Riferimenti:
  ˙ BGpedia - raccolta di dati su bergamaschi di tutte le epoche: in www.bgpedia.it
  ˙ Donato Calvi: Campidoglio dei Guerrieri et altri illustri personaggi di Bergamo; Vigone Ed. 1668
  ˙ Donato Calvi: Effemeride, Vol. I; Vigone Ed. 1676
  ˙ Donato Calvi: Effemeride, Vol. II; Vigone Ed. 1676
  ˙ Bortolo Belotti: La vita di Bartolomeo Colleoni; Istituto Italiano d’Arti Grafiche Ed. 1933
  ˙ Angelo Pinetti: I Bergamaschi a Lepanto; Atti dell'Ateneo di Bergamo 1911-1912
  ˙ Gabriele Medolago: "Dalla Terraferma veneta alle guerre del Mediterraneo - Bergamo ed i Bergamaschi nei conflitti fra Veneziani e Turchi"; in The Ottoman Empire and Venice, The Ottoman siege of Corfu in 1716, International Scientific Congress, Corfu, 21-23 October 2016; editing Nikos E. Karapidakis, Aliki D. Nikiforou, Municipality of Corfu, Regional Union of municipalities of Ionian Islands, Corfu, 2019
  ˙ Giovanni Maironi da Ponte: Dizionario odeporico o sia storico-politico-naturale della provincia bergamasca, Vol. I; Stamperia Mazzoleni, Bergamo 1819
  ˙ Umberto Zanetti: Mille bergamaschi nella storia; Ferruccio Arnoldi Ed., 2011
  ˙ Piero Soglian - Terra d'Urgnano; Comune di Urgnano Ed., 1980
  ˙ Urgnano e la sua Storia - Comune di Urgnano

Algisi Antonio
di Lazzaro e di Colleoni Paola, nato il 10 luglio 1638 a Bergamo, residente a Lovere
CapitanoGuerre del XVII secolo
nel 1656 iniziò la carriera militare al servizio del duca di Savoia alle dirette dipendenze del marchese Villa (cui si presentò con un solo servitore e due cavalli) che lo assegnò al reggimento del conte Verrua - nel corso di quattro campagne si distinse negli assedii di Valenza, Alessandria, Trino e Mortara - nel fatto di Alessandria, essendo il suo reparto caduto in un'imboscata, combattè accanitamente per difendere il suo comandante che stava per essere sopraffatto, riuscensdo a portarlo in salvo - dopo la pace del 1660 rientrò a Bergamo e, l'anno successivo, in qualità di Camerata del conte Nicolino Martinoni, governatore di Sebenico, si portò in Dalmazia come soldato di ventura - nel 1663 venne nominato capitano dei fanti Oltramontani che guidò alle dipendenze del generale Contarini, venendo inviato alla difesa della città di Cattaro, in Albania - in seguito il generale Cornaro lo nominò governatore della fortezza di Budua - nell'agosto del 1665 si unì nuovamente al marchese Villa nella guerra di Candia e combattè nella battaglia di Suda - nel 1666 si portò nell'isola di Zante, minacciata dai turchi e, successivamente, a seguito dell'attacco del primo Visir, ritornò a Candia dove ebbe l'incarico della difesa del forte "Revellino di Betlemme" per oltre due mesi attaccato dai turchi - il 24 maggio 1667 l'esercito turco attaccò Candia in modo massiccio e Antonio, posto al comando del "Revellino San Nicolò", si distinse a tal punto che lo stesso generale Villa lo stimò il più bravo capitano della Repubblica - morì il 14 luglio di quell'anno, colpito sotto l'occhio sinistro da una palla di moschetto mentre combatteva per la difesa del settore di Panigrà posto sotto assedio dai turchi

Riferimenti:
  ˙ Donato Calvi: Campidoglio dei Guerrieri et altri illustri personaggi di Bergamo; Vigone Ed. 1668
  ˙ Donato Calvi: Effemeride, Vol. II; Vigone Ed. 1676
  ˙ Gabriele Medolago: "Dalla Terraferma veneta alle guerre del Mediterraneo - Bergamo ed i Bergamaschi nei conflitti fra Veneziani e Turchi"; in The Ottoman Empire and Venice, The Ottoman siege of Corfu in 1716, International Scientific Congress, Corfu, 21-23 October 2016; editing Nikos E. Karapidakis, Aliki D. Nikiforou, Municipality of Corfu, Regional Union of municipalities of Ionian Islands, Corfu, 2019

Benaglio Gherardo
di Benaglio, nato nel 1578 a Bergamo, residente a (Bergamo)
Tenente GeneraleGuerre del XVII secolo
cavaliere della Repubblica Veneta, nel 1615 fu nominato capitano di una compagnia di corazze e, l'anno seguente, con un'altra compagnia franca di ottanta cavalli venne inviato nella guerra del Friuli contro gli Uscocchi (assedio di Gradisca) - nominato tenente generale della Cavalleria Leggera, fu gravemente ferito in battaglia e condotto a Venezia dove morì in breve tempo (9 luglio 1616) - la sua salma venne trasferita a Bergamo e tumulata nella Chiesa del Carmine e le sue gesta furono in seguito ricordate da Faustino Moicesco nella propria opera dedicata alle "Guerre del Friuli"

Riferimenti:
  ˙ Bortolo Belotti: Storia di Bergamo e dei Bergamaschi; Bolis Ed. 1959
  ˙ Donato Calvi: Campidoglio dei Guerrieri et altri illustri personaggi di Bergamo; Vigone Ed. 1668
  ˙ Donato Calvi: Effemeride, Vol. II; Vigone Ed. 1676
  ˙ Enciclopedia delle Famiglie Lombarde: in MediaWiki

Boselli Galeazzo
nato nel 1655? a San Giovanni Bianco,
SoldatoGuerre del XVII secolo
proveniente da una famiglia nobile, sin da giovane manifestò la sua indole prepotente e facinorosa. Da solo o con l’aiuto dei suoi bravi commise molteplici reati, compiendo anche numerose uccisioni. Bandito dal territorio della Serenissima e oggetto nel 1693 di una grida del governatore di Milano, che pose una taglia sul suo capo, sfuggì più volte alle catture - fu coinvolto in una sanguinosa faida con il marchese Ferrante Francesco Novati di Milano per il possesso del mulino delle Fontane nella campagna di Boltiere. Avendo reso dei servigi al duca Ferdinando Carlo, nel 1695 fu da questi accolto nella nobiltà mantovana. Recatosi in Francia per curare alcuni interessi dei Gonzaga, fu accusato di aver preso parte ad un complotto contro Guglielmo III d’Inghilterra e venne imprigionato con il figlio Scipione nella Bastiglia, dove rimase dal 1699 ai primi mesi del 1701 - rientrato in Italia costituì un reggimento di dragoni (o di bravi). Arrestato nel 1705 a Mozzanica e condotto a Milano, il 24 dicembre salì sul patibolo di Porta Tosa e fu decapitato

Riferimenti:
  ˙ BGpedia - raccolta di dati su bergamaschi di tutte le epoche: in www.bgpedia.it
  ˙ Bortolo Belotti: Storia di Bergamo e dei Bergamaschi; Bolis Ed. 1959
  ˙ Enciclopedia delle Famiglie Lombarde: in MediaWiki

Colleoni Benedetto
nato nel 1660?, residente a (Bergamo)
CondottiereGuerre del XVII secolo
condottiero al servizio della Serenissima, fu inviato con Bertoldo d'Este nella Guerra di Morea (Peloponneso) contro il sultano Baiazette - morì in combattimento nel 1699, nei pressi della città di Misistrà (l'antica Sparta), contro le truppe di Ismail e Mehmed Pascià

Riferimento: Donato Calvi: Campidoglio dei Guerrieri et altri illustri personaggi di Bergamo; Vigone Ed. 1668

da Oneta padre Ignazio
residente a (Bergamo)
CappellanoGuerre del XVII secolo
cappellano al servizio della Repubblica di Venezia durante la guerra di Candia del 1645-1669 - cadde colpito da una palla di archibugio durante un aspro scontro con i Turchi mentre incoraggiava i soldati cattolici, precedendoli con un crocifisso in mano

Riferimento: Gabriele Medolago: "Dalla Terraferma veneta alle guerre del Mediterraneo - Bergamo ed i Bergamaschi nei conflitti fra Veneziani e Turchi"; in The Ottoman Empire and Venice, The Ottoman siege of Corfu in 1716, International Scientific Congress, Corfu, 21-23 October 2016; editing Nikos E. Karapidakis, Aliki D. Nikiforou, Municipality of Corfu, Regional Union of municipalities of Ionian Islands, Corfu, 2019

Furietti Giovanni
di Pietro Antonio e di Ossa Onesta, nato nel 1660? a Bergamo, ivi residente
CapitanoGuerre del XVII secolo

Vedasi in 'Storie di soldati': Michel Angelo Furietti, sergente maggiore di battaglia

fratello di Michel Angelo fu anch'egli ufficiale nell'esercito della Serenissima - caduto in battaglia contro i turchi nei pressi dell'isola greca di Negroponte (Eubea) verso la fine del 1688

Riferimento: Gabriele Medolago: Carvico alle pendici del Monte Canto; Comune di Carvico, 2016

Gaioncelli Cristoforo
di Baldino, nato nel 1620?, residente a Lovere
CavaliereGuerre del XVII secolo
cavaliere al servizio della Serenissima, prese parte alla guerra di Candia (1645-1669), dove morì in combattimento contro i turchi

Riferimento: Pietro Cadei: Cronache Loveresi; Tipografia Queriniana, Brescia 1969

Gaioncelli Leonida
di Baldino, nato nel 1620?, residente a Lovere
CavaliereGuerre del XVII secolo
cavaliere al servizio della Serenissima, prese parte alla guerra di Candia (1645-1669), dove morì in combattimento contro i turchi

Riferimento: Pietro Cadei: Cronache Loveresi; Tipografia Queriniana, Brescia 1969

Grumelli Ludovico
di Marco Antonio e di Rota Cornelia, nato nel 1580, residente a Bergamo
CavaliereGuerre del XVII secolo
cavaliere dell'Ordine di Malta, morì in battaglia contro i Turchi nel 1625

Riferimento: Enciclopedia delle Famiglie Lombarde: in MediaWiki

Marenzi Lelio
di Agostino, nato nel 1641, residente a (Bergamo)
CapitanoGuerre del XVII secolo
postosi al servizio della Serenissima, prese parte alla guerra di Candia (1645-1669) e prese parte a numerosi combattimenti a Zante e Candia - nel marzo del 1660 era già ufficiale nella guerra contro l'impero ottomano - Antonio Mocenigo, capitano generale delle isole Ionie, lo nominò Alfiere di milizia oltramontana della fortezza di Zante - inviato a Candia al seguito del generale Giovanni Battista Cornaro, per il coraggio dimostrato fu promosso capitano di una compagna oltramontana - morì a Candia il 24 maggio 1467 per i numerosi patimenti subiti in battaglia

Riferimenti:
  ˙ Donato Calvi: Campidoglio dei Guerrieri et altri illustri personaggi di Bergamo; Vigone Ed. 1668
  ˙ Gabriele Medolago: "Dalla Terraferma veneta alle guerre del Mediterraneo - Bergamo ed i Bergamaschi nei conflitti fra Veneziani e Turchi"; in The Ottoman Empire and Venice, The Ottoman siege of Corfu in 1716, International Scientific Congress, Corfu, 21-23 October 2016; editing Nikos E. Karapidakis, Aliki D. Nikiforou, Municipality of Corfu, Regional Union of municipalities of Ionian Islands, Corfu, 2019

Martinoni Giovanni Andrea
di Nicolino Giulio, nato nel 1625, residente a Riva di Solto
Cavaliere UfficialeGuerre del XVII secolo

Vedasi in 'Storie di soldati': Condottieri della famiglia Martinoni da Riva di Solto

entrato giovanissimo nell'Ordine dei Cavalieri Gerosolimitani, a bordo delle galee maltesi affrontò presso Rodi il vascello "La Gran Sultana" del gran vizir Hezarpare Ahmed Pasha; ferito da un'archibugiata al fianco destro nonchè da una freccia che lo colpì all'orecchio, continuò a combattere fino a che il vascello venne catturato - nella guerra di Creta (1645-1669) fu al servizio della Repubblica di Venezia con l’ammiraglio Alvise Mocenigo ed il provveditore generale Leonardo Foscolo; quest'ultimo lo mise a capo del reggimento del padre Nicolino (in quel periodo assente) - con il conte Carlo Celso Fenaroli (poi governatore di Candia) prese parte ai combattimenti di Appie, Cistenes e Malaxa - nominato governatore della galea "Bergamo", fu inviato in Dalmazia alla difesa di Sebenico assediata dai turchi e, dopo aspri combattimenti, costrinse il nemico alla ritirata - nella presa di Clissa piantò personalmente il vessillo di San Marco sulle mura, raggiunte attraverso una breccia provocata da colpi di artiglieria - incaricato a Candia della difesa del baluardo Martinengo (realizzato e rinforzato dal bergamasco Gabriele Tadino) posto sotto l'attacco dei turchi – morì il 13 agosto 1648 colpito da una palla di moschetto che lo raggiunse al torace – le solenni esequie furono celebrate in Bergamo nel penultimo giorno di gennaio dell’anno seguente (1649) con l’orazione funebre recitata da Bonifacio Agliardi, all’epoca preposto dei Teatini e poi vescovo di Adria

Riferimenti:
  ˙ Bortolo Belotti: Storia di Bergamo e dei Bergamaschi; Bolis Ed. 1959
  ˙ Donato Calvi: Campidoglio dei Guerrieri et altri illustri personaggi di Bergamo; Vigone Ed. 1668
  ˙ Angelo Pinetti: I Bergamaschi a Lepanto; Atti dell'Ateneo di Bergamo 1911-1912
  ˙ Enciclopedia delle Famiglie Lombarde: in MediaWiki
  ˙ Gabriele Medolago: "Dalla Terraferma veneta alle guerre del Mediterraneo - Bergamo ed i Bergamaschi nei conflitti fra Veneziani e Turchi"; in The Ottoman Empire and Venice, The Ottoman siege of Corfu in 1716, International Scientific Congress, Corfu, 21-23 October 2016; editing Nikos E. Karapidakis, Aliki D. Nikiforou, Municipality of Corfu, Regional Union of municipalities of Ionian Islands, Corfu, 2019

Rivola Ercole
nato nel 1610?, residente a (Bergamo)
CavaliereGuerre del XVII secolo

Vedasi in 'Storie di soldati': Uomini d'arme, giusdicenti e soldati della famiglia Rivola

cavaliere al servizio della Repubblica di Venezia durante la guerra di Candia del 1645-1669 - caduto in combattimento sull'isola probabilmente nel primo anno di guerra

Riferimenti:
  ˙ Angelo Pinetti: I Bergamaschi a Lepanto; Atti dell'Ateneo di Bergamo 1911-1912
  ˙ Gabriele Medolago: "Dalla Terraferma veneta alle guerre del Mediterraneo - Bergamo ed i Bergamaschi nei conflitti fra Veneziani e Turchi"; in The Ottoman Empire and Venice, The Ottoman siege of Corfu in 1716, International Scientific Congress, Corfu, 21-23 October 2016; editing Nikos E. Karapidakis, Aliki D. Nikiforou, Municipality of Corfu, Regional Union of municipalities of Ionian Islands, Corfu, 2019

Rota Francesco
di Lodovico, nato nel 1565?, residente a (Bergamo)
CapitanoGuerre del XVII secolo
cavaliere dell'Ordine di Malta, combattè come capitano di corazze nella guerra del 1616-1618 in Friuli, dove morì in combattimento

Riferimento: Enciclopedia delle Famiglie Lombarde: in MediaWiki

Serighelli Bartolomeo
residente a Bonate Sopra
SoldatoGuerre del XVII secolo
soldato della Serenissima Repubblica di Venezia - combattente nella guerra di Candia, dove morì nel 1670

Riferimento: Archivio Luigi Signorelli - Stezzano

Signori Bartolomeo
nato nel 1598? ad Albino, residente a (Bergamo)
CapitanoGuerre del XVII secolo
cavaliere al servizio del papa e poi dell'imperatore Ferdinando d'Asburgo nella guerra contro Gustavo, re di Svezia, cui partecipò alle dipendenze del colonnello Aldobrandini - nominato capitano di una compagnia di corazze, si distinse nella battaglia di Breitenfeld, presso Lipsia, in data 17 settembre 1631 e vinta dagli svedesi del re Gustavo Adolfo - abbandonato con i suoi pochi soldati superstiti in terra straniera, si staccò dagli imperiali ponendosi al servizio del generale Alberto di Wallenstein - il 16 novembre 1632 prese parte alla battaglia di Lutzen, dove re Gustavo cadde combattendo - nel 1634, nella battaglia per la riconquista di Ratisbona, fu il primo a porre piede nella città liberata; poco tempo dopo, il 6 settembre dello stesso anno, morì in battaglia a Nordlingen mentre cercava di recuperare il corpo senza vita del suo comandante Aldobrandini

Riferimenti:
  ˙ Caloandro Baroni: I Lombardi nelle guerre 1848-1849; Cassone Ed. 1856
  ˙ Donato Calvi: Effemeride, Vol. III; Vigone Ed. 1677
  ˙ Enciclopedia delle Famiglie Lombarde: in MediaWiki
  ˙ Enrico Belotti: Comenduno - vicende storiche e rapporti con la vicinia di Desenzano; Villadiseriane Ed., 1997

Solza Gerolamo
nato nel 1628?, residente a (Bergamo)
CavaliereGuerre del XVII secolo
cavaliere dell'Ordine di Malta e capitano dei Cavalli Alemanni dello Stato di Milano, combattè per il re di Spagna e morì in combattimento nella battaglia di Villa Vitiosa del 1665

Riferimenti:
  ˙ Gian Paolo Agliardi: Enciclopedia delle Famiglie Lombarde -Società Storica Lombarda (pubblicazione on-line)
  ˙ Enciclopedia delle Famiglie Lombarde: in MediaWiki

Terzi Innocenzo
nato nel 1565?, residente a Borgo di Terzo
CondottiereGuerre del XVI secolo - Guerre del XVII secolo
ufficiale al servizio della Serenissima, prese parte con ogni probabilità alla prima guerra di Morea (1684-1699) - il 13 settembre 1603 Giuseppe e Viscardo Terzi, nella parrocchia di Terzo, eressero un monumento marmoreo al fratello Innocenzo con la scritta che segue: "A Innocenzo Terzi mentre combatte coraggiosamente già da un anno contro le milizie turche, avvolta la nave da un improvviso incendio, affogato con tutte le sue truppe, qui Giuseppe e Viscardo in onore del fratello, con decreto favorevole del Senato, posero" -

Riferimenti:
  ˙ Felice Bellini: Borgo di Terzo; L'Impronta Ed., 1990
  ˙ Gabriele Medolago: "Dalla Terraferma veneta alle guerre del Mediterraneo - Bergamo ed i Bergamaschi nei conflitti fra Veneziani e Turchi"; in The Ottoman Empire and Venice, The Ottoman siege of Corfu in 1716, International Scientific Congress, Corfu, 21-23 October 2016; editing Nikos E. Karapidakis, Aliki D. Nikiforou, Municipality of Corfu, Regional Union of municipalities of Ionian Islands, Corfu, 2019

Visconti Barnabò Maria
di Barnabò Maria, nato il 21 aprile 1651 a Milano, residente a Brignano Gera d'Adda
ColonnelloGuerre del XVII secolo
nato a Milano e battezzato a Brignano - colonnello di un reggimento dragoni al servizio del re di Spagna - nel 1685 fu inviato con il suo reparto di dragoni nel Peloponneso (Grecia) a combattere contro i turchi - morì l'anno seguente nel corso di quella campagna - il suo corpo venne traslato a Brignano e tumulato nella Cappella di Sant'Antonio all'interno della vecchia parrocchiale, in seguito demolita

Riferimenti:
  ˙ Giancarlo Bonardi e Salvatore Conti: Mille Brignanesi nella Storia; 1997
  ˙ Mons.Cesare Donini: Brignanadda, scampoli di storia; ristampa 1978

Zanchi Giorgio Mario
di Giovanni Battista, nato il 7 luglio 1609 ad Alzano Lombardo, ivi residente
GeneraleGuerre del XVII secolo
avviato giovanissimo alla carriera militare nell'esercito veneto, nel 1643 fu posto a capo di una centuria e l’anno successivo ricevette i gradi di capitano - nel 1645 fu impegnato in un assalto contro le truppe turche e, durante la battaglia, brandendo la spada e incurante del pericolo al quale si esponeva, si pose alla testa delle sue truppe e più volte scompaginò le file nemiche giungendo a strappare al portabandiera turco lo stendardo del profeta - nello stesso anno lo Zanchi recò ad Alzano la bandiera conquistata in battaglia e la depose ai piedi dell’altare della Vergine Addolorata nella chiesa di San Pietro Martire (qui fu conservata fino al 1910, quando durante alcuni lavori venne rimossa perché ormai consunta) - nel 1646 fu inviato in Dalmazia per arginare l’espansionismo musulmano e con il generale Foscolo partecipò alla battaglia di Clissa, issando lo stendardo del Leone di San Marco sulla torre della piazzaforte. Raggiunto nel 1650 il grado di generale e nominato governatore dell’isola di Clissa, morì nel 1654 combattendo contro l’esercito turco, che aveva stretto d’assedio la piazzaforte

Riferimenti:
  ˙ BGpedia - raccolta di dati su bergamaschi di tutte le epoche: in www.bgpedia.it
  ˙ Angelo Mandelli: Alzano nei secoli; Industrie Grafiche Cattaneo Ed. 1959
  ˙ Umberto Zanetti: Mille bergamaschi nella storia; Ferruccio Arnoldi Ed., 2011
Riferimento iconografico: Angelo Mandelli: Alzano nei secoli; Industrie Grafiche Cattaneo Ed. 1959


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