Ricerca Guerre del XIV secolo Caduti

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Olmo Lancelotto
nato nel 1355?, residente a Bergamo
SoldatoGuerre del XIV secolo
nipote di Merino, prese parte con lo zio Bertolino dell'Olmo all'assalto del castello di Cornalba del 20 agosto 1383 - ferito durante lo scontro, morì qualche giorno dopo per la gravità delle ferite riportate

Riferimenti:
  ˙ Donato Calvi: Campidoglio dei Guerrieri et altri illustri personaggi di Bergamo; Vigone Ed. 1668
  ˙ Tarcisio Bottani e Felice Riceputi: Olmo al Brembo nella storia; Ferrari Ed., 1997
  ˙ Ferraris Alessia et. al.: Non solo ricordi; Noi giovani di Endenna Ed., 2003

Olmo Viviano
di Merino, residente a Zogno
SoldatoGuerre del XIV secolo
figlio del famoso Merino e valoroso soldato - venne ucciso sul territorio di Endenna il 25 febbraio 1400 da Bertulino Zambelli

Riferimento: Ferraris Alessia et. al.: Non solo ricordi; Noi giovani di Endenna Ed., 2003

Olmo (Dell'Olmo) Merino
di Viviano, nato nel 1350?, residente a Zogno
CavaliereGuerre del XIV secolo
cavaliere guelfo e signore del castello di Endenna - nel 1362 occupò il castello di Ranica dopo un combattimento contro i ghibellini e, nel 1368, anche quello di Pizzidente sul Canto Alto - di fronte alla reazione dei Visconti riparò in Val d'Ossola, mettendosi al servizio del papa come capitano - rientrato a Bergamo, nel 1378 distrusse il castello di San Lorenzo, sopra Clusone, battendo i Suardi, capi dei ghibellini - in seguito sostenne altri scontri con i ghibellini ad Alzano, Nese, Ranica e Stezzano, dove riuscì fortunosamente a sfuggire alla cattura - l'11 maggio 1378 assediò il castello di San Lorenzo di Rovetta, roccaforte ghibellina; Baldino ed Onofrio Suardi, giunti con 2300 uomini per difendere la rocca, furono letteralmente assaliti e messi in fuga da Merino in persona - a proprie spese fece costruire, presso Roero in Val Seriana, un castello per la difesa del territorio contro i ghibellini e, in seguito, conquistò i castelli della Rancia e Pizzidente - nel 1382 Barnabò Visconti gli inviò contro un esercito al comando di Giovanni Lisca e Giacomo Pij da Carpi, cui si unì Giovanni d'Iseo; la battaglia avvenne nei pressi di Stezzano e si risolse a favore di Merino per avendo egli a disposizione forze inferiori - il 3 settembre 1383 nuovo attacco di milizie al comando di Zenone Cropello che assalirono il castello di Endenna: Merino venne gravemente ferito alla testa ed alla schiena e dovette arrendersi - imprigionato nella Rocca di Bergamo, sopravvisse sei giorni e vi morì il 9 settembre

Riferimenti:
  ˙ Donato Calvi: Campidoglio dei Guerrieri et altri illustri personaggi di Bergamo; Vigone Ed. 1668
  ˙ Angelo Mandelli: Alzano nei secoli; Industrie Grafiche Cattaneo Ed. 1959
  ˙ https-condottieridiventura.it
  ˙ Centro Storico Culturale Valle Brembana: Quaderni Brembani n. 2, 2003/04
  ˙ Tarcisio Bottani e Felice Riceputi: Olmo al Brembo nella storia; Ferrari Ed., 1997
  ˙ Ferraris Alessia et. al.: Non solo ricordi; Noi giovani di Endenna Ed., 2003
  ˙ da www.condottieridiventura.it
  ˙ P. Enrico Gino Ceroni: Oltre il Colle, una perla tra le Alpi Orobie; Parrocchia San Bartolomeo 1979

Pellegrini Pinamonte
di Giuseppe e di Bugada Angela, nato nel 1335? a Capizzone,
Soldato di venturaGuerre del XIV secolo
soldato della fazione guelfa, per il suo temperamento animoso non si sottrasse a risse e scontri: si narra che una sera di ottobre del 1356, in una bettola di Berbenno, durante un litigio abbia ucciso alcuni ghibellini. Condannato dal giusdicente di Almenno ad essere arso vivo, fuggì a Milano, dove ottenne asilo in un convento domenicano il cui priore era un suo parente. La vita claustrale parve condurlo ad un sincero pentimento: secondo le cronache si fece novizio e pronunziò i voti; attorno al 1370 si recò in pellegrinaggio in Terrasanta per chiedere il perdono del suo delitto. Ritornato in Lombardia, apprese che le case dei guelfi di Valle Imagna erano assalite dalle masnade ghibelline di Unguerrando Dalmasano, signore di Clanezzo. Dimentico del suo stato, Pinamonte accorse ad organizzare i guelfi, a capo dei quali assalì le truppe ghibelline a Cepino - fra il 1372 e il 1373 ingaggiò altri combattimenti con i ghibellini brembani e seriani. Quando Bernabò Visconti assediò il monastero di Pontida, egli lo affrontò con scarse forze; ferito e catturato, fu imprigionato nel castello di Clanezzo, dove mori di stenti

Riferimenti:
  ˙ BGpedia - raccolta di dati su bergamaschi di tutte le epoche: in www.bgpedia.it
  ˙ Arnaldo Gualandris: Strozza, storia arte tradizioni; Artigrafiche Mariani & Monti, Ponteranica 1986
  ˙ Umberto Zanetti: Mille bergamaschi nella storia; Ferruccio Arnoldi Ed., 2011

Pesenti Persavallo
di Bertramo, nato nel 1375? a Cornalba, residente a (Bergamo)
SoldatoGuerre del XIV secolo
guerriero ghibellino, ucciso in combattimento da un gruppo di guelfi della valle

Riferimenti:
  ˙ Donato Calvi: Campidoglio dei Guerrieri et altri illustri personaggi di Bergamo; Vigone Ed. 1668
  ˙ Gian Paolo Agliardi: Enciclopedia delle Famiglie Lombarde -Società Storica Lombarda (pubblicazione on-line)

Rivola Belfantino
nato nel 1285?, residente a Bergamo
CavaliereGuerre del XIV secolo

Vedasi in 'Storie di soldati': Uomini d'arme, giusdicenti e soldati della famiglia Rivola

nella primavera del 1315, con Giorgio del Zoppo, i Bonghi e Galeazzo Colleoni chiamato Carpione discese la val Seriana, cercando di compiere azioni belliche che avrebbero consentito il ritorno dei guelfi a Bergamo - con un piccolo esercito, attaccarono e conquistarono la torre di Nembro, stanziandosi poi nella casa di Giorgio del Zoppo a Torre Boldone, mentre altri attaccavano Ranica e il castello di Biandazzo, sconfiggendo il podestà Lodrisio Visconti. Contemporaneamente i cremonesi con altri bergamaschi riuscirono a liberare Cologno al Serio - a questo punto bisognava liberare la città - principalmente serviva distruggere il ponte sul Brembo isolando la parte verso Ponte San Pietro, mentre a Cologno al Serio doveva arrivare in appoggio la cavalleria comandata da Ponzino Ponzone - ma il piano non riuscì, lungo il ponte arrivarono ben mille fanti di Bergamo al comando di Ludrisio Visconti, mentre i Suardi impedirono alla cavalleria cremonese di venire in appoggio al Del Zoppo che venne fatto prigioniero con il Colleoni, mentre Belfantino venne assassinato

Riferimenti:
  ˙ Archivio Rinaldo Monella - Covo
  ˙ https-condottieridiventura.it

Suardi Francesco
di Sozzino, nato nel 1350? a Bergamo, residente a (Bergamo)
SoldatoGuerre del XIV secolo
nel 1388 fu protagonista di sanguinose lotte contro i guelfi a Borgo Palazzo, distruggendo il borgo ed inseguendo i vinti fino a Seriate - nel 1398 con i ghibellini cremaschi partecipò all'assedio del castello di Pizzighettone, ma venne sconfitto da Ugolino Cavalcabue, signore di Cremona - ritornato a combattere contro i cremonesi, venne ferito in battaglia da una freccia che lo colpì alla testa - caduto prigioniero del nemico, morì il 16 settembre 1403

Riferimento: Donato Calvi: Campidoglio dei Guerrieri et altri illustri personaggi di Bergamo; Vigone Ed. 1668

Suardi Scipione
di Romelio detto Mazzolo e di Canali Leona, nato nel 1352? a Bergamo, residente a (Bergamo)
SoldatoGuerre del XIV secolo
di lui si sa che fu protagonista nelle lotte contro i guelfi che, nel 1393, portarono all'incendio dei borghi di Valtesse e Redona - altre battaglie sostenne presso il Monte della Botta, partecipando poi all'assedio di Adrara con le truppe di Cristoforo d'Iseo - ferito in battaglia sulle rive dell'Oglio, morì il 9 agosto 1394

Riferimenti:
  ˙ Bortolo Belotti: Storia di Bergamo e dei Bergamaschi; Bolis Ed. 1959
  ˙ Donato Calvi: Campidoglio dei Guerrieri et altri illustri personaggi di Bergamo; Vigone Ed. 1668
  ˙ Gian Paolo Agliardi: Enciclopedia delle Famiglie Lombarde -Società Storica Lombarda (pubblicazione on-line)
  ˙ Enciclopedia delle Famiglie Lombarde: in MediaWiki


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