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da Bergamo Crotacio
nato nel 210?, residente a (Bergamo)
GeneraleGuerre del III secolo

Vedasi in 'Storie di soldati': I dimenticati del 1° millennio

ufficiale dell'esercito romano al servizio degli imperatori Gordiano III (campagna contro i Sasanidi del 241), Filippo l'Arabo (Campagna contro i Carpi) e Decio (campagna contro i Goti), prendendo parte nel giugno 251 alla battaglia di Abrittus, in Dobrugia nell'attuale Bulgaria - in seguito, sotto Aureliano, si distinse nella guerra contro gli Sciti in Pannonia (attuale Ungheria) e contro gli Alemanni quando calarono in Italia - nel 271 era in Siria durante la guerra contro la regina Zenobia del regno di Palmira, che si era autoproclamata imperatrice dei romani quale discendente di Cleopatra - in tale campagna Crotacio venne ferito - dal 276, sotto Aurelio Probo combattè contro i Germani, poi in Schiavonia (oggi in Serbia-Croazia) e Grecia per fronteggiare le invasioni da est - nel 280 ricevette dall'imperatore Probo la nomina a I duca di Bergamo ed il governo della provincia di Venezia in riconoscimento al suo valore ed alla sua fedeltà - di animo nobile e generoso, procurò molti benefici ai bergamaschi che alla sua morte, avvenuta l'8 agosto 285, eressero una statua in suo onore - è ricordato per essere stato il padre di San Lupo e per aver dato asilo a sant'Alessandro fuggito dal carcere di Milano

Riferimenti:
  ˙ Celestino Colleoni: Historia quadripartita di Bergamo, vol. I^parte I^; Sabbi Ed. 1618
  ˙ Celestino Colleoni: Historia quadripartita di Bergamo, vol. I^parte II^; Sabbi Ed. 1618
  ˙ Donato Calvi: Campidoglio dei Guerrieri et altri illustri personaggi di Bergamo; Vigone Ed. 1668
  ˙ Donato Calvi: Effemeride, Vol. II; Vigone Ed. 1676

da Tebe Alessandro
nato nel 245? a Tebe (Egitto), residente a (Bergamo)
SoldatoGuerre del III secolo
vessillifero della Legione Tebea, comandata dal generale romano Maurizio - nel 301 la sua centuria fu spostata dalla Mesopotamia (dove era alloggiata da tempo) all'occidente (Colonia, Brindisi) e poi in Egitto - rifiutatosi di perseguitare i cristiani su ordine dell'imperatore Massimiano, fu imprigionato a Milano - condannato a morte per non aver voluto abiurare la fede cristiana, ma l'esecuzione non avvenne perchè al boia si paralizzarono le braccia - condannato alla prigione a vita, riuscì a fuggire fino a Bergamo, dove fu ospitato dal principe e generale romano Crotacio - da Bergamo iniziò un'opera di evangelizzazione che estese a tutta la provincia (ed oltre) - nuovamente condannato a morte, fu decapitato il 26 agosto 303 nel luogo dove ora sorge la Basilica di Sant'Alessando in Colonna

Riferimenti:
  ˙ Celestino Colleoni: Historia quadripartita di Bergamo, vol. I^parte II^; Sabbi Ed. 1618
  ˙ Donato Calvi: Effemeride, Vol. I; Vigone Ed. 1676
  ˙ Umberto Zanetti: Mille bergamaschi nella storia; Ferruccio Arnoldi Ed., 2011
Riferimento iconografico: Donato Calvi: Effemeride, Vol. I; Vigone Ed. 1676


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